Rifacimento del Metanodotto Campodarsego – Castelfranco Veneto
Progettiamo infrastrutture per andare a tutto gas
Rifacimento del Metanodotto Campodarsego – Castelfranco Veneto ed opere connesse
Il Rifacimento del Metanodotto Campodarsego – Castelfranco Veneto ed opere connesse si sviluppa in Regione Veneto tra le provincie di Padova e Treviso (8 comuni interessati) per lunghezza complessiva di circa 33,5 km, con diametri dal DN 300 (12”) al DN 100 (4”).
Il progetto è stato sviluppato in base alle richieste ed esigenze del Committente (Snam), che prevedevano per una parte dei nuovi metanodotti una DP (Design Pressure) di 75 bar e per un’altra, circa di pari lunghezza, di 24 bar. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di n. 17 Impianti di linea, n.7 T.O.C. per uno sviluppo complessivo di circa 2.000m e circa 60 trivellazioni con spingitubo.
Il Rifacimento sostituisce i circa 25 km di condotte della rete di trasporto esistente posate negli anni ’60 che hanno raggiunto il limite di vita utile.
Per la dismissione dei metanodotti esistenti il progetto prevede per gran parte la rimozione totale, così da abbandonare contesti in molti casi fortemente urbanizzati o interferenti con il reticolo idrico, talora oggetto di interventi di consolidamento e regimazione ad opere degli Enti gestori.
La realizzazione delle opere è stata preceduta da un lungo e complesso iter autorizzativo, gestito integralmente da COMIS, a tutti i livelli: nazionale, regionale, provinciale e comunale che ha coinvolto, nell’ambito di una progettazione partecipata con il territorio, oltre che tutti gli Enti pubblici competenti, anche i Gestori di infrastrutture e servizi.
L’Opera è stata sottoposta a procedimento di Studio di Impatto Ambientale concluso con “Decreto di compatibilità ambientale”, notificato dal Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Prot. U.0025421.07-10-2019.
COMIS ha svolto anche le attività di acquisizione dei permessi privati con i proprietari dei terreni attraversati dei gasdotti e/o delle aree necessarie al cantiere, ivi compresa la redazione degli stati di consistenza, ottenendo una ottima percentuale di accordi bonari (superiore al 90%). Nei rimanenti casi sono state avviate le pratiche di richiesta di imposizione coattiva di servitù.
Oltre alle attività di progettazione e permitting COMIS ha svolto tutti gli adempimenti previsti dal D.L.gs. 81/08, ha redatto il progetto dei ripristini vegetazionali, quello del Piano di Monitoraggio e la sua attuazione Ante, Corso e Post Opera,
Il cantiere, iniziato nel 2019, ha visto COMIS operare in qualità di Direzione e Supervisione Lavori oltre che di Coordinatore per la Sicurezza e referente per la gestione degli aspetti e prescrizioni Ambientali.