Opere di ripristino ambientale – Variante Met. Derivazione per La Spezia DN 200

La progettazione di un gasdotto non può prescindere da una corretta valutazione degli aspetti ambientali.

Con questo obiettivo, COMIS, ha provveduto al design delle opere di geoingegneria per la mitigazione del rischio idraulico e geologico, nonché degli aspetti naturalistici, collegati con la realizzazione di una pipeline.

In particolare l’opera denominata Variante Metanodotto derivazione per La Spezia DN 200 inserita nel territorio comunale di Follo, La Spezia e Vezzano L., è situata nella valle del torrente Durasca, interessa per i suoi primi 150 m la golena sinistra del torrente e successivamente risale in massima pendenza un ripido pendio caratterizzato da singolarità geologiche.

In questo contesto COMIS, nel progettare l’attraversamento del torrente Durasca, ha previsto opere di sistemazione fluviale, per offrire un’adeguata protezione al metanodotto e preservare l’assetto idraulico del Torrente. In particolare sono state eseguite opere di difesa spondale con rivestimento in massi ed una platea antierosione in massi.

Per la mitigazione del rischio geologico, è stato eseguito un rilievo geomeccanico ed una campagna di indagine geognostica, che ha permesso di studiare le proprietà meccaniche dell’ammasso roccioso. Così facendo COMIS è stata in grado di progettare un’opera complessa che ha previsto cospicui interventi di ingegneria naturalistica, lungo tutto il tratto di versante a ripida pendenza. Sono stati realizzati, sul fondo della trincea di scavo, un letto di posa drenante al fine di smaltire sovrappressioni neutre generate dai moti di filtrazione delle acque. Briglie e appoggi in sacchetti hanno creato dei setti strutturali su cui posare il gasdotto, mentre superficialmente sono state inserite fascinate e palizzate per mitigare l’azione erosiva delle coltri superficiali.

Il cantiere, iniziato nel 2020, ha visto COMIS operare in qualità di Direzione e Supervisione Lavori oltre che di Coordinatore per la Sicurezza.